La legge 24 marzo 2001, n. 89 - La legge 24 marzo 2001, n. 89 - nota come legge Pinto - (dal nome del suo estensore, Michele Pinto) è una legge della Repubblica Italiana. Essa prevede e disciplina il diritto di richiedere un'equa riparazione per il danno, patrimoniale o non patrimoniale, subito per l'irragionevole durata di un processo

Nei casi di lungaggini processuali con provata inefficienza del sistema giudiziario, le parti coinvolte hanno diritto a una compensazione economica.

La L. 24/03/2001, n. 89, c.d. legge Pinto, ha introdotto nel nostro ordinamento un procedimento per il risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, derivanti dall’irragionevole durata del processo (art. 1-bis, L. 24/03/2001, n. 89) che viene così dettagliato:

• 3 anni per il primo grado di giudizio;

• 2 anni per il secondo grado di giudizio;

• un anno per il giudizio in Cassazione;

• 3 anni per il processo di esecuzione;

• 6 anni per le procedure concorsuali;

• 4 mesi per il giudizio di equa riparazione ex Legge n. 89/2001.

La domanda per il riconoscimento di un’equa riparazione per l’eccessiva durata del processo deve essere presentata alla Corte d’Appello competente sul territorio entro 6 mesi dal passaggio in giudicato della sentenza che definisce il processo:

• nei confronti del Ministero della Giustizia, per i procedimenti del giudice ordinario;

• nei confronti del Ministero della Difesa, per i procedimenti del giudice militare;

• nei confronti del Ministero delle Finanze, per i procedimenti amministrativi e del giudice tributario.